Fryderyk Chopin
6 Pezzi facili per Ensemble di Chitarre
- Trascrizione: Alessandro Borin, Simona Barzotti
- Editore: Ut Orpheus
- Codice: CH 382
- Disponibile
-
€ 19,00
Largo B. 109; 3 Corali; Preludio op. 28 n. 4; Prelude op. 28 n. 20
I sei brani di Frédéric Chopin stampati in questa antologia costituiscono un sussidio per la pratica strumentale d’assieme destinato agli studenti delle scuole medie a indirizzo musicale e dei primi anni dei licei musicali. Oltre che per il loro intrinseco valore artistico, queste brevi composizioni sono state scelte perché sono particolarmente adatte a sviluppare alcune specifiche abilità richieste a un ensemble di chitarre: coordinazione, controllo del suono e del fraseggio, capacità di ascolto. La maggior parte dei brani utilizza una scrittura polifonica di tipo omoritmico, una tecnica compositiva che facilita la coordinazione fra le parti e aiuta lo studente a concentrare la propria attenzione su altri aspetti dell’esecuzione musicale. Tutti i brani sono delle trascrizioni di opere scritte per pianoforte o per voce e pianoforte. Le tonalità originarie sono state mantenute o trasposte per adattarle alle caratteristiche idiomatiche della chitarra.
Il Largo B. 109 (opera postuma) fu composto a Parigi nel 1835 o, forse, nel 1836. È un autentico capolavoro, costituito da due soli periodi di otto battute, ognuno dei quali è suddiviso in due frasi di quattro, nella poco comune architettura AB.
I tre successivi ‘corali’ sono in realtà dei frammenti estrapolati da opere di più ampia concezione: il Notturno op. 37 n. 1 (bb. 41-64), Dwojaki Koniec op. 74 n. 11, un Lied per voce e pianoforte su testo di Bohdan Zaleski, il Notturno op. 15 n. 3 (bb. 89-120). Si consiglia di eseguire questi tre brani uno di seguito all’altro, senza soluzione di continuità.
Completano questa raccolta le trascrizioni per quattro e per cinque chitarre del Preludio op. 28 n. 4 e del Preludio op. 28 n. 20. Sono fra le composizioni più note di Chopin. Il primo fu eseguito nella Chiesa de La Madeleine a Parigi, il 30 ottobre 1849, per i funerali del compositore. Il secondo, secondo il biografo Gastone Belotti, è un’opera di straordinaria fattura, “una di quelle rare gemme che riescono a condensare in un pugno di misure tutto il dolore e la mestizia dell’umanità”.
I sei brani di Frédéric Chopin stampati in questa antologia costituiscono un sussidio per la pratica strumentale d’assieme destinato agli studenti delle scuole medie a indirizzo musicale e dei primi anni dei licei musicali. Oltre che per il loro intrinseco valore artistico, queste brevi composizioni sono state scelte perché sono particolarmente adatte a sviluppare alcune specifiche abilità richieste a un ensemble di chitarre: coordinazione, controllo del suono e del fraseggio, capacità di ascolto. La maggior parte dei brani utilizza una scrittura polifonica di tipo omoritmico, una tecnica compositiva che facilita la coordinazione fra le parti e aiuta lo studente a concentrare la propria attenzione su altri aspetti dell’esecuzione musicale. Tutti i brani sono delle trascrizioni di opere scritte per pianoforte o per voce e pianoforte. Le tonalità originarie sono state mantenute o trasposte per adattarle alle caratteristiche idiomatiche della chitarra.
Il Largo B. 109 (opera postuma) fu composto a Parigi nel 1835 o, forse, nel 1836. È un autentico capolavoro, costituito da due soli periodi di otto battute, ognuno dei quali è suddiviso in due frasi di quattro, nella poco comune architettura AB.
I tre successivi ‘corali’ sono in realtà dei frammenti estrapolati da opere di più ampia concezione: il Notturno op. 37 n. 1 (bb. 41-64), Dwojaki Koniec op. 74 n. 11, un Lied per voce e pianoforte su testo di Bohdan Zaleski, il Notturno op. 15 n. 3 (bb. 89-120). Si consiglia di eseguire questi tre brani uno di seguito all’altro, senza soluzione di continuità.
Completano questa raccolta le trascrizioni per quattro e per cinque chitarre del Preludio op. 28 n. 4 e del Preludio op. 28 n. 20. Sono fra le composizioni più note di Chopin. Il primo fu eseguito nella Chiesa de La Madeleine a Parigi, il 30 ottobre 1849, per i funerali del compositore. Il secondo, secondo il biografo Gastone Belotti, è un’opera di straordinaria fattura, “una di quelle rare gemme che riescono a condensare in un pugno di misure tutto il dolore e la mestizia dell’umanità”.
Autore: Fryderyk Chopin (1810-1849)
Trascrizione: Alessandro Borin, Simona Barzotti
Data pubblicazione: 26/6/2023
Tipologia: Partitura e Parti
Pagine: pp. 16 + parti pp. 34
Formato: 230x310 mm
Rilegatura: Punto metallico
ISMN: 979-0-2153-2813-6
Codice: CH 382
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