Nicola Jappelli
Evocativa per Flauto e Chitarra (2013)
- Editore: Ut Orpheus
- Codice: CH 326
- Disponibile
-
€ 11,95
Autore: Nicola Jappelli (*1975)
Data pubblicazione: 4/12/2019
Tipologia: Partitura e Parti
Pagine: pp. 8 + parti pp. 8
Formato: 230x310 mm
Rilegatura: Punto metallico
ISMN: 979-0-2153-2634-7
Codice: CH 326
Nicola Jappelli, nato a Milano nel 1975, ha studiato presso i Conservatori di Milano e Firenze. I numerosi seminari con Leo Brouwer gli hanno consentito di arricchire la sua esperienza compositiva e strumentale.
Caratterizzano la sua ricerca musicale l’attenzione e il rispetto per i linguaggi dei differenti periodi storici. Da queste radici in cui si rintraccia tutta la ricchezza di ciò che è già stato, trae lezioni e idee, elaborate poi nel segno della propria contemporaneità e formazione. Convinto che l’innovazione ha anche bisogno di silenzi e solitudini, si muove nel suo lavoro di scrittura verso la definizione di un linguaggio di sintesi e di confine dove convergono elementi differenti, dall’espressionismo al minimalismo. Interessato alla chiarezza della struttura, dedica una particolare attenzione all’aspetto formale e all’evidenza dei materiali.
Ha scritto opere per differenti strumenti e formazioni: chitarra sola, due chitarre, chitarra e flauto, chitarra e clarinetto, chitarra e orchestra d’archi, pianoforte, organo, arpa, orchestra, coro, quartetto d’archi e diversi altri assiemi cameristici.
I suoi lavori musicali appaiono da anni nei programmi concertistici internazionali di solisti e ensemble stimati con esecuzioni in tutto il mondo.
Le sue composizioni per chitarra sono state incise in prestigiosi CD quali: Nicola Jappelli guitar works, Andrea Dieci, Brilliant Classics 2013; Guitalian Quartet, Bridge Records 2012; Music for choir and guitar, Nicolò Spera and St. Martin chamber choir, Brilliant Classics 2020; Oblivion, Luigi Attademo, Da Vinci classics 2021.
Caratterizzano la sua ricerca musicale l’attenzione e il rispetto per i linguaggi dei differenti periodi storici. Da queste radici in cui si rintraccia tutta la ricchezza di ciò che è già stato, trae lezioni e idee, elaborate poi nel segno della propria contemporaneità e formazione. Convinto che l’innovazione ha anche bisogno di silenzi e solitudini, si muove nel suo lavoro di scrittura verso la definizione di un linguaggio di sintesi e di confine dove convergono elementi differenti, dall’espressionismo al minimalismo. Interessato alla chiarezza della struttura, dedica una particolare attenzione all’aspetto formale e all’evidenza dei materiali.
Ha scritto opere per differenti strumenti e formazioni: chitarra sola, due chitarre, chitarra e flauto, chitarra e clarinetto, chitarra e orchestra d’archi, pianoforte, organo, arpa, orchestra, coro, quartetto d’archi e diversi altri assiemi cameristici.
I suoi lavori musicali appaiono da anni nei programmi concertistici internazionali di solisti e ensemble stimati con esecuzioni in tutto il mondo.
Le sue composizioni per chitarra sono state incise in prestigiosi CD quali: Nicola Jappelli guitar works, Andrea Dieci, Brilliant Classics 2013; Guitalian Quartet, Bridge Records 2012; Music for choir and guitar, Nicolò Spera and St. Martin chamber choir, Brilliant Classics 2020; Oblivion, Luigi Attademo, Da Vinci classics 2021.
Seicorde (ottobre-dicembre 2020)
... Il rapporto tra i due strumenti è ricercato ed è sempre attento. La composizione non ha grosse difficoltà tecniche, ma richiede una grande attenzione nella concertazione ed una certa difficoltà d’insieme. Ottimo lavoro per questo bel duo. (Franco Cavallone)
... Il rapporto tra i due strumenti è ricercato ed è sempre attento. La composizione non ha grosse difficoltà tecniche, ma richiede una grande attenzione nella concertazione ed una certa difficoltà d’insieme. Ottimo lavoro per questo bel duo. (Franco Cavallone)