Antonio Juvarra
L’uomo che non volle farsi robot e altri saggi sul canto
- Publisher: Ut Orpheus
- Code: LB 38
- In Stock
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€ 36.95
Da secoli ormai in tutto il mondo si riconosce la superiorità della concezione estetica e tecnico-vocale elaborata dalla scuola di canto italiana storica. Questa superiorità riguarda sia la funzionalità vocale (che obbedisce al principio ergonomico di massima resa e minimo sforzo) sia la capacità espressiva delle voci educate col metodo italiano. Purtroppo esso è venuto progressivamente alterandosi per l’influenza di una concezione vocale antitetica, introdotta dalla foniatria, che si ispira al riduzionismo meccanicistico della scienza ottocentesca.
Il meccanicismo foniatrico si spaccia per scientifico, ma in realtà viola il postulato primo di ogni scienza: partire dalla realtà com’è e non come si immagina che sia in base ai propri pregiudizi ideologici.
Ripristinare i principi da cui è scaturita la grande scuola di canto italiana è l’obiettivo di questo libro e presuppone un lavoro che è insieme di natura tecnico-vocale, di natura estetica e di natura gnoseologica.
Questo in ossequio all’‘equazione’ di Schopenhauer: “I gradi di coscienza sono gradi di realtà”.
Il meccanicismo foniatrico si spaccia per scientifico, ma in realtà viola il postulato primo di ogni scienza: partire dalla realtà com’è e non come si immagina che sia in base ai propri pregiudizi ideologici.
Ripristinare i principi da cui è scaturita la grande scuola di canto italiana è l’obiettivo di questo libro e presuppone un lavoro che è insieme di natura tecnico-vocale, di natura estetica e di natura gnoseologica.
Questo in ossequio all’‘equazione’ di Schopenhauer: “I gradi di coscienza sono gradi di realtà”.
Author: Antonio Juvarra
Publication Date: 5/30/2020
Pages: pp. 356
Size: 140x210 mm
Binding: Paperback (Soft Cover)
ISBN: 978-88-8109-519-3
Code: LB 38
Antonio Juvarra da molti anni ha fatto oggetto dei suoi studi la tecnica vocale italiana storica, avendo come obiettivo il ripristino della sua struttura originaria. Ha cantato come solista nei più importanti teatri lirici, quali la Scala di Milano, l’Arena di Verona e la Fenice di Venezia, con direttori come Riccardo Muti e Gianandrea Gavazzeni.
Ha pubblicato il trattato Il canto e le sue tecniche (1987), il metodo teorico-pratico Lo studio del canto (1999) e i seguenti libri: Riflessioni figurate sul canto (2002), I segreti del belcanto. Storia delle tecniche e dei metodi vocali dal Settecento a oggi (2006), Cantare, decantare, incantare (2011), Incontri, esperienze e idee sul canto (2013), Canto perduto, canto ritrovato (2014), La tecnica vocale italiana (libro con DVD) (2014), Esserci o non esserci nel canto (2015), In principio era il canto (2016), In te si canta (2016), Vox alta, clara, suavis (2018) e Le Riflessioni di Giambattista Mancini, maestro di canto alla corte di Vienna (2018).
È stato invitato a tenere conferenze e corsi di canto al Mozarteum di Salisburgo, alla Lyric Opera di Miami, al Conservatorio Superiore di Strasburgo e in numerosi conservatori e università italiane, tra cui i conservatori di Napoli, Venezia, Parma e Bolzano. È stato inoltre relatore in vari congressi scientifici internazionali sulla voce cantata. Ha insegnato canto al Conservatorio di Castelfranco Veneto, all’Accademia d’arte lirica di Osimo e alla Scuola dell’Opera italiana di Bologna.
Ha pubblicato il trattato Il canto e le sue tecniche (1987), il metodo teorico-pratico Lo studio del canto (1999) e i seguenti libri: Riflessioni figurate sul canto (2002), I segreti del belcanto. Storia delle tecniche e dei metodi vocali dal Settecento a oggi (2006), Cantare, decantare, incantare (2011), Incontri, esperienze e idee sul canto (2013), Canto perduto, canto ritrovato (2014), La tecnica vocale italiana (libro con DVD) (2014), Esserci o non esserci nel canto (2015), In principio era il canto (2016), In te si canta (2016), Vox alta, clara, suavis (2018) e Le Riflessioni di Giambattista Mancini, maestro di canto alla corte di Vienna (2018).
È stato invitato a tenere conferenze e corsi di canto al Mozarteum di Salisburgo, alla Lyric Opera di Miami, al Conservatorio Superiore di Strasburgo e in numerosi conservatori e università italiane, tra cui i conservatori di Napoli, Venezia, Parma e Bolzano. È stato inoltre relatore in vari congressi scientifici internazionali sulla voce cantata. Ha insegnato canto al Conservatorio di Castelfranco Veneto, all’Accademia d’arte lirica di Osimo e alla Scuola dell’Opera italiana di Bologna.