Giorgio Colarizi
Preludio e Allegro for Violin and Piano
- [Selected Works - Vol. 16]
- Editor: Vincenzo Caporaletti
- Publisher: Ut Orpheus
- Code: XXS 85
- In Stock
-
€ 19.95
Author: Giorgio Colarizi (1912-1999)
Editor: Vincenzo Caporaletti
Publication Date: 7/4/2013
Edition: Score and Parts
Pages: pp. 40 + parts pp. 16
Size: 230x310 mm
Binding: Saddle stitching
ISMN: 979-0-2153-2075-8
Code: XXS 85


Stringendo Magazine (April 2014)
The piece is written in D major with a rather pompous piano introduction reminiscent of Tchaikovskv's famous Piano Concerto No.l - perhaps an unconscious homage. The theme is then taken up by the violin and eventually leads to a rather effective and substantial Allegro in mixed meters. A violin solo of rushing semiquavers opens the latter and it would take an experienced duo to play the work successfully.
The piece is written in D major with a rather pompous piano introduction reminiscent of Tchaikovskv's famous Piano Concerto No.l - perhaps an unconscious homage. The theme is then taken up by the violin and eventually leads to a rather effective and substantial Allegro in mixed meters. A violin solo of rushing semiquavers opens the latter and it would take an experienced duo to play the work successfully.
Archi Magazine (marzo-aprile 2014)
... opera composta agli inizi degli anni Trenta, assolutamente e caparbiamente tonale, con slanci schumanniani e taluni ammiccamenti ad un certo ipercromatismo; si tratta di una composizione in cui le due sezioni sono cucite senza soluzione di continuità ed in cui il dialogo tra i due strumenti, specialmente nell’Allegro, è serratissimo. ... Ci sembra un’opera che, senza falsi pudori, abbia voglia di dire ed arrivare a chi vuole in essa credere; ci sembra un’opera incontaminata da pensieri che talvolta fanno della musica un esercizio di logica. Ci sembra un’opera che valga la pena conoscere, se si pensa che la musica possa ancora raccontare una storia.
... opera composta agli inizi degli anni Trenta, assolutamente e caparbiamente tonale, con slanci schumanniani e taluni ammiccamenti ad un certo ipercromatismo; si tratta di una composizione in cui le due sezioni sono cucite senza soluzione di continuità ed in cui il dialogo tra i due strumenti, specialmente nell’Allegro, è serratissimo. ... Ci sembra un’opera che, senza falsi pudori, abbia voglia di dire ed arrivare a chi vuole in essa credere; ci sembra un’opera incontaminata da pensieri che talvolta fanno della musica un esercizio di logica. Ci sembra un’opera che valga la pena conoscere, se si pensa che la musica possa ancora raccontare una storia.