Giuseppe Manzino (1929-1992)
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![]() Svolse saltuariamente anche attività concertistica come solista (soprattutto come organista) ed in formazioni cameristiche, ma è alla composizione che si dedicò maggiormente ottenendo riconoscimenti e premi in concorsi nazionali. Scrisse musica strumentale, vocale, da camera, sinfonica (tra cui un ‘Trittico savonese’, 1976) ed anche un’opera lirica in un atto (’Binario’, 1957) su libretto del poeta-pittore futurista Vittorio Tommasini (Farfa). La sua Sonata (I) per organo fu segnalata con medaglia d’oro al XVIII Concorso Internazionale di Composizione “G.B. Viotti” di Vercelli nel 1967, mentre il Corale variato per organo fu premiato al primo concorso “V. Carrara” nel 1969. Molti dei suoi lavori sono stati eseguiti, oltre che in varie città italiane, negli Stati Uniti, in America latina, Svizzera, Germania, Ungheria, Svezia, alla Radio spagnola e alla Radio italiana. Sue composizioni sono state pubblicate dalle case editrici Ricordi, Carrara, Carisch, Edipan, Bèrben e Forberg, ma gran parte della sua produzione è uscita (o è in corso di pubblicazione) presso le edizioni Ut Orpheus di Bologna. Morì a Savona il 4 luglio 1992. |
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